La Confessione Negativa | la Pesata del Cuore davanti a MAAT

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(dal Papiro di Nebseni – British Museum n. 9900)

SCENA RAPPRESENTATA
nella Confessione Negativa | la Pesata del Cuore davanti a MAAT

La sala della duplice Maati, cioè delle dee Iside e Nephtys (che simboleggiano il Diritto e la Verità), nella quale si trovano 42 dei, a ciascuno dei quali il defunto è tenuto ad indirizzare una dichiarazione negativa in relazione al suo comportamento in vita.

Al centro del tetto, che ha una cornice di piume, simboleggianti Maat, è seduta una divinità dipinta di verdazzurro, con le mai protese: la destra sopra l’occhio di Horus, la sinistra sopra uno stagno. Al limite della sala ci sono 4 piccole illustrazioni e cioè:

  1. Le dee Maati, ciascuna seduta sul suo trono, con lo scettro nella mano destra e l’ank nella destra
  2. Il defunto, vestito di bianco, in piedi davanti al dio Osiride, con le mani alzate in adorazione
  3. Una bilancia col cuore del defunto su di un piatto e la piuma sull’altro mentre il dio Anubis sta esaminando l’ago della bilancia e vicino a lui c’è il mostro Am-met
  4. Thoth, seduto su di un piedistallo, dipinge una grande piuma di Maat.

Nel capitolo centoventicinque del Libro dei Morti viene descritto uno dei passaggi che l’uomo dell’Antico Egitto doveva affrontare dopo la sua morte per raggiungere i Campi dei Giunchi: la pesatura del cuore ed il giudizio divino. Il dio Anubi accompagnava il defunto nella sala del Tribunale di Osiride (la sala delle due Maat) dove, alla presenza di quarantadue giudici, doveva affrontare il giudizio divino. Anubi, a volte sostituito da Horus, deponeva il cuore del defunto su un piatto della bilancia, mentre sull’altra veniva posata una piuma, simbolo della dea Maat e rappresentazione della giustizia e dell’equilibrio cosmico.

La Confessione Negativa | la Pesata del Cuore davanti a MAAT
  1. Salute a te, i cui passi sono lunghi, a te che vieni da Annu (ndr: Heliopolis); io non ho commesso iniquità.
  2. Salute a te, che sei avvolto dalle fiamme, che vieni da Kher-aha; io non ho rapinato con violenza.
  3. Salute a te, Naso divino, che vieni da Khemennu (ndr: Hermopilis); io non ho usato violenza a nessuno.
  4. Salute a te, che divori le ombre, che vieni dal luogo in cui nasce il Nilo; io non ho commesso alcun furto.
  5. Salute a te, Neha-hau, che vieni da Re-stau; io non ho ucciso nessuno, né uomo, né donna.
  6. Salute a te, duplice dio-leone, che vieni dal cielo; io non ho gettato olio sul fuoco.
  7. Salute a te, i cui occhi sono simili a pietre focaie, che vieni da Sekhem (ndr: Letopolis); io non ho agito con disonestà.
  8. Salute a te, Fiamma, che vieni come ritorni; io non ho rubato le cose che appartengono a Dio.
  9. Salute a te, Frantumatore d’ossa, che vieni da Suten-henen (ndr: Heracleopolis); io non ho proferito menzogne.
  10. Salute a te, che alimenti la fiamma, che vieni da Hetka-Ptah (ndr: Memphis); io non ho rubato alimenti.
  11. Salute a te, Qerti (Ndr: le due sorgenti del Nilo), che vieni da Amentet; io non ho pronunciato parole cattive.
  12. Salute a te, i cui denti risplendono, che vieni da Tashe (ndr: Fayyum); io non ho aggredito nessuno.
  13. Salute a te, che consumi sangue, che vieni dalla casa della macellazione; io non ho ucciso le bestie che appartengono a Dio.
  14. Salute a te, che consumi le interiora, che vieni dalla camera di Mabet; io non ho ingannato.
  15. Salute a te, dio del Diritto e della Verità, che vieni dalla città della duplice Maati; io non ho devastato le terre che sono state arate.
  16. Salute a te, che procedi all’indietro, che vieni dalla città della dea Bast (ndr: Bubastis); io non ho mai frugato tre le cose, allo scopo dia arrecare danno.
  17. Salute a te, Aati, che vieni da Annu (ndr: Heliopolis); io non ho mosso la bocca contro nessuno.
  18. Salute a te, che sei doppiamente malvagio, che vieni dal distretto di Ati; io non ho mai ceduto all’ira senza motivo.
  19. Salute a te, serpente Uamenti, che vieni dalla casa della macellazione; io non ho mai mancato di rispetto alla moglie di nessuno.
  20. Salute a te, che alzi gli occhi verso ciò che ti viene portato, che vieni dal Tempio di Amsu; io non ho commesso atti impuri.
  21. Salute a te, Capo dei Principi divini, che vieni dalla città di Nehatu; io non ho atterrito nessuno.
  22. Salute a te, Khemi (ndr: Distruttore), che vieni dal lago di Kaul; io non ho mancato di osservare i tempi e le stagioni sacre.
  23. Salute a te, che governi la parola, che vieni da Urit; io non sono mai stato collerico.
  24. Salute a te, Fanciullo, che vieni dal lago di Heq-at; io non sono stato sordo alle parole del Diritto e della Verità.
  25. Salute a te, dispensatore della parola, che vieni dalla città di Unes; io non ho seminato zizzania.
  26. Salute a te, Basti, che vieni dalla città segreta; io non ho mai fatto piangere nessuno.
  27. Salute a te, il cui viso è volto all’indietro, che vieni dalla Dimora; io non ho commesso atti impuri, né ho giaciuto con uomini.
  28. Salute a te, Gamba di Fuoco, che vieni da Akhekhu; io non mi sono mangiato il cuore.
  29. Salute a te, Kenemti, che vieni dalla città di Kenemet; io non ho mai abusato di nessuno.
  30. Salute a te, che porti la tua offerta, che vieni dalla città di Sau; io non ho agito con violenza.
  31. Salute a te, Signore delle facce, che vieni dalla città di Tchefet; io non ho giudicato affrettatamente.
  32. Salute a te, che dài la conoscenza, che vieni da Unth; io non mi sono vendicato del dio.
  33. Salute a te, Signore delle due corna, che vieni da Satiu; io non ho parlato troppo.
  34. Salute a te, Nefer-Tem, che vieni da Her-ka-Ptah (ndr: Memphis); io non ho agito con dolo e non sono stato immorale.
  35. Salute a te, Tem-Sep, che vieni da Tattu; io non ho augurato sventura al re.
  36. Salute a te, il cui cuore si adopera, che vieni dalla città di Tebti; io non ho contaminato l’acqua.
  37. Salute a te, Ahi dell’acqua, che vieni da Nu; io non ho alzato la voce con arroganza.
  38. Salute a te, che governi il genere umano, che vieni da Sau; io non ho maledetto il dio.
  39. Salute a te, Neheb-nefert, che vieni dal lago di Nefer; io non mi sono comportato con insolenza.
  40. Salute a te, Neheb-kau, che vieni dalla tua città; io non ho cercato onorificenze.
  41. Salute a te, la cui testa è sacra, che vieni dalla tua dimora; io ho accresciuto le mie ricchezze solo con le cose che a buon diritto sono di mia proprietà.
  42. Salute a te, che porti la tua insegna, che provieni da Aukert (ndr: dagli Inferi); io non ho disprezzato col pensiero il dio che è nella mia città.

< Lode a te, Signore degli Dei, Unico Dio, che sovraintendi al Diritto ed alla Verità, io, tuo figlio Horus, vengo a te. Io ti ho vendicato e ti ho portato Maat, proprio nel luogo dove si trova il Concilio degli dei. Consentimi di far parte del tuo seguito, per aver io sgominato tutti i tuoi nemici ed individuato tutti quelli che sulla terra e per sempre sono della tua sostanza… >

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