Il Covid-19 e la Massoneria
Il 2020 è l’anno del distanziamento sociale, l’anno in cui il Covid ci sta insegnando il rispetto dell’altro, in termini di salute. L’anno dove le relazioni sociali si sono riversate alcune in modalità telematica, altre no; l’anno che ha visto il Covid-19 impattare sulla organizzazione e sulla ritualità in Massoneria.
Proprio in materia di distanziamento sociale numerosi sono stati i provvedimenti e dei pareri emanati (vedasi D.L. 16 maggio 2020, n. 33 e D.P.C.M. del 17 maggio 2020) derivando che sono consentite le riunioni, le assemblee (quindi anche le Tornate Massoniche), in luoghi privati nel pieno rispetto della prescrizioni sulla sicurezza; seri dubbi sorgono sulla possibilità di svolgimento di dette riunioni, pur nel rispetto delle norme di sicurezza.
I problemi sorgono quando si aprevista la presenza di più di 200 persone, se al chiuso, e 1000 persone, se all’aperto.
Tali incertezze aumentano quando una parte della base sociale sia condizionata dall’impossibilità giuridica o di fatto di raggiungere il luogo della riunione (ad es. per divieto di partecipazione all’attività congressuale o per prescrizioni specifiche in capo al personale sanitario o per divieti territoriali di circolazione, ecc.).
Ragion per cui, in tali casi, è forte il rischio di incappare in una violazione di norme imperative con relativa responsabilità, di natura civile, amministrativa e penale; e non solo a carico degli organizzatori, ma potenzialmente anche dei partecipanti.
Per tutti questi motivi, la discrezionalità nella scelta delle modalità telematiche e in presenza è stata devoluta agli organizzatori invitandoli a valutarne l’esigenza di una o dell’altra.
In molti paesi anche europei, si è cercato di instaurare in ambito massonico la c.d. “Rule of six” (regola del sei) dove si è cercato di consigliare il numero di partecipanti alle riunioni che non siano superiori a 6.
Oltre a questo metodo si è cercato di limitare le riunioni fino a sospenderle per evitare i contagi. Ad ogni modo, come sopra affermato, le riunioni in presenza dovrebbero svolgersi nel rigoroso rispetto di tutte le prescrizioni necessarie a prevenire la diffusione del contagio. Rispettando alcune prescrizioni :
- obbligo della mascherina;
- divieto di accesso a soggetti con sintomi respiratori e/o temperatura corporea > 37,5°C ;
- rigorosa attenzione all’igiene delle mani attraverso la disponibilità generalizzata di dispenser con soluzioni idroalcoliche;
- rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro;
- presenza di un numero sufficiente di sedie tale da assicurare la distanza di sicurezza e la presenza “statica” all’evento;
- garanzia del distanziamento fisico e sociale in tutti momenti, evitando ogni forma di aggregazione, incluse le fasi di ingresso ed uscita dai luoghi chiusi;
- utilizzo di mascherine di comunità, anche all’aperto;
- l’igiene rigorosa e frequente degli ambienti;
- istruzioni per l’utilizzo dei servizi igienici;
- l’adeguata ventilazione naturale e il rispetto delle raccomandazioni in presenza di sistemi di ventilazione e/o condizionamento nei luoghi chiusi;
- la differenziazione tra le vie di entrata e di uscita e l’apertura delle porte per favorire un flusso più sicuro ed evitare che porte e maniglie siano toccate;
- la raccomandazione a non far uso e non diffondere documenti o altro materiale cartaceo e a far esclusivo ricorso a documenti telematici;
- il divieto di consumo di cibi o bevande;
- modalità determinate e sicure di intervento in postazioni predeterminate, distanziate e senza l’uso di microfoni.
Inoltre nello specifico delle Tornate massoniche è stato posto il divieto, dalle più grandi e serie Comunioni Mondiali dell’utilizzo delle mascherine, la rinuncia al tradizionale saluto del triplice bacio e dell’abbraccio massonico.
Tutto ciò, quando i templi consentano le riunioni, diversamente quando non è possibile il tutto dovrebbe effettuarsi in modalità telematica. Purtroppo non tutte le logge hanno aderito, alcune hanno continuato a svolgere le iniziazioni, dove si sa il contatto fisico è fondamentale; violando le prescrizioni si è abbassata la soglia di sicurezza, mettendo così a repentaglio la sicurezza degli altri fratelli e della comunità intera.
E sottolineiamo, non rispettando la Legge.
Il problema secondario, dopo quello della salute degli altri consociati, resta il fatto del controllo. Quali soggetti interni sono deputati al controllo del rispetto delle Leggi?
Il tutto è devoluto alla mera discrezionalità degli organizzatori e al loro senso di responsabilità in primis. In attesa di un ritorno alla normalità, con le riunioni attualmente sospese ex legge, si fa affidamento al responsabilità degli organizzatori e non, sulla scelta delle modalità per riunirsi. Sicuramente se si opta per il ricorso di modalità telematiche, si dovrà rinunciare al simbolismo, all’interazione fisica che caratterizzano le riunioni nel tempio.
Si rinuncia a qualcosa, ma si rispetta un valore cardine, che è quello del rispetto dell’altro, sia come individuo che come comunità. in una sola parola il rispetto dell’altra Sorella e/o Fratello.
Beatrice Pecora
Complimenti come sempre per esporre il tuo pensiero in maniera semplice e chiara, in particolar modo per un problema che stiamo ancora vivendo e che purtroppo ahimè ci porteremo dietro per un altro pó di tempo.
Le modalità telematiche aiutano si a continuare gli studi e i lavori (in maniera virtuale), ma non possono in alcun modo sostituire i lavori rituali delle Tornate.
Teniamoci stretti virtualmente e auguriamoci di ritornare al più presto ad abbracciarci come Sorelle e Fratelli.