Che Dio l’abbia in Gloria da un punto di vista spirituale ed esoterico
La frase “che Dio l’abbia in gloria” è una formula di benedizione e augurio all’indirizzo di un defunto, che significa “che Dio lo accolga nella sua gloria” o “che Dio gli conceda la vita eterna”.
Si usa anche in senso ironico per riferirsi a una persona che è andata via o che non si vede da molto tempo. Ma cosa significa questa frase da un punto di vista spirituale ed esoterico?
La gloria di Dio
La parola “gloria” nella Bibbia indica la presenza fisica e luminosa di Dio, che si manifesta nelle sue opere e nei suoi prodigi. La gloria di Dio è la sua essenza, la sua energia, la sua forza vitale. La gloria di Dio è ciò che lo rende diverso da ogni altra cosa, ciò che lo fa essere Dio.
La gloria di Dio è anche ciò che egli dona ai suoi figli, a coloro che lo amano e lo seguono. La gloria di Dio è la sua grazia, il suo amore, la sua misericordia. La gloria di Dio è ciò che ci salva, ci guarisce, ci trasforma.
La gloria di Dio è quindi il nostro destino, la nostra speranza, la nostra eredità. La gloria di Dio è ciò che ci aspetta dopo la morte, quando saremo liberati dal peccato e dalla sofferenza, e potremo contemplare il suo volto e godere della sua comunione.
L’esoterismo cristiano
L’esoterismo cristiano è una corrente di pensiero e di pratica che cerca di approfondire il significato nascosto e misterioso dei testi sacri, delle tradizioni e dei simboli del cristianesimo. L’esoterismo cristiano si basa sulla convinzione che esista una conoscenza segreta e superiore, riservata a pochi iniziati, che permette di accedere a una dimensione spirituale più elevata e di entrare in contatto con Dio.
L’esoterismo cristiano si avvale di vari metodi e strumenti, come la meditazione, la preghiera, la contemplazione, la gnosi, l’alchimia, la cabala, la numerologia, l’astrologia, la magia, la teurgia, la profezia, la visione, il sogno, l’estasi, il miracolo, il segno, il simbolo, il rito, il sacramento, il mistero, l’iniziazione, la trasmissione, la gerarchia, la fraternità, la tradizione, la rivelazione, l’illuminazione, la santità, la divinizzazione.
L’esoterismo cristiano ha avuto una lunga e complessa storia, ed è stato studiato o introdotto in parte attraverso vari movimenti e scuole, come il gnosticismo, il neoplatonismo, l’ermetismo, il rosacrocianesimo, la massoneria, il martinismo, la teosofia.
L’esoterismo cristiano ha anche avuto molti esponenti illustri, come Origene, Clemente di Alessandria, Dionigi l’Areopagita, Agostino, Giovanni Scoto Eriugena, Meister Eckhart, Giovanni della Croce, Teresa d’Avila, Giordano Bruno, Paracelso, Jacob Boehme, Emanuel Swedenborg, Louis Claude de Saint-Martin, Eliphas Levi, Papus, Rudolf Steiner, René Guénon, Simone Weil, Teilhard de Chardin, Thomas Merton, e molti altri.
Analisi esoterica della frase
La frase “che Dio l’abbia in gloria” può essere interpretata in chiave esoterica come un invito a ricercare la gloria di Dio nella propria vita e nella propria anima, e a prepararsi alla gloria di Dio nell’aldilà. La frase esoterica può essere scomposta in tre parti:
Che Dio: indica la fonte e il fine di ogni cosa, il principio e il termine di ogni esistenza, il creatore e il giudice di ogni essere, il padre e il re di ogni figlio, l’amore e la luce di ogni cuore, il logos e il pneuma di ogni mente, il verbo e lo spirito di ogni parola, il centro e la circonferenza di ogni cerchio, l’alfa e l’omega di ogni alfabeto, il uno e il tutto di ogni numero, il sole e la stella di ogni cielo, il fuoco e l’aria di ogni alchimia, il kether e il malkuth di ogni cabala, il grande architetto e il grande geometra di ogni massoneria, il maestro e il discepolo di ogni iniziazione, il cristo e il buddha di ogni religione, il silenzio e il suono di ogni musica, il bianco e il nero di ogni colore, il vuoto e il pieno di ogni forma, il nulla e il tutto di ogni cosa.
L’abbia: indica l’azione e il potere di Dio, la sua volontà e la sua provvidenza, la sua giustizia e la sua misericordia, la sua grazia e la sua gloria, la sua opera e il suo riposo, la sua creazione e la sua redenzione, la sua incarnazione e la sua risurrezione, la sua manifestazione e la sua occultazione, la sua rivelazione e il suo mistero, la sua parola e il suo silenzio, la sua luce e la sua ombra, la sua vita e la sua morte, il suo essere e il suo non-essere, il suo dare e il suo prendere, il suo amare e il suo odiare, il suo benedire e il suo maledire, il suo premiare e il suo punire, il suo salvare e il suo perdere, il suo accogliere e il suo respingere, il suo elevare e il suo abbassare, il suo unire e il suo dividere, il suo trasformare e il suo conservare, il suo fare e il suo disfare, il suo avere e il suo lasciare.
In Gloria: indica lo stato e la condizione di Dio, la sua essenza e la sua natura, la sua sostanza e la sua forma, la sua qualità e la sua quantità, la sua unità e la sua trinità, la sua semplicità e la sua complessità, la sua eternità e la sua temporalità, la sua immutabilità e la sua variabilità, la sua infinità e la sua finitezza, la sua trascendenza e la sua immanenza, la sua universalità e la sua particolarità, la sua identità e la sua differenza, la sua necessità e la sua contingenza, la sua realtà e la sua illusione, la sua verità e la sua menzogna, la sua bontà e la sua cattiveria, la sua bellezza e la sua bruttezza, la sua santità e la sua profanità, la sua sapienza e la sua follia, la sua pace e la sua guerra, la sua gioia e la sua tristezza, la sua luce e la sua tenebra, la sua gloria e la sua vergogna.
La frase esoterica, quindi, può essere letta come una sintesi di tutta la dottrina e la pratica dell’esoterismo cristiano, che mira a conoscere e ad amare Dio, a imitare e a seguire Cristo, a ricevere e a diffondere lo Spirito Santo, a entrare e a uscire dal Regno dei Cieli, a vivere e a morire nella gloria di Dio.
La frase esoterica può essere anche usata come una formula di preghiera e di meditazione, ripetendola mentalmente o vocalmente, con fede e devozione, con attenzione e concentrazione, con amore e gratitudine, con speranza e fiducia, con umiltà e obbedienza, con pazienza e perseveranza, con coraggio e forza, con gioia e pace, con luce e gloria.